Piani diabolici e teorie evoluzionistiche

Come promesso rieccomi.
Dal momento che questo blog non si chiama "Blogdad" e non vuole essere in nessun modo un diario di fatti disposti in ordine cronologico bensì un miscuglio di emozioni sentimenti ecce ecce, non scriverò cosa è successo in Umbria, perchè sarebbe poco spontaneo e quindi verrebbe una merda.

Piuttosto voglio raccontarti, mio caro Lettore, cosa ha studiato la mia mente diabolica la notte appena passata (oddio,appena è una parola grossa...).
Bene mentre la mia parte occipitale sinistra era tutta impegnata in riflessioni sulla nascita dell'universo e simili, la destra, che deve per forza di cose essere quella del male, per un motivo sconosciuto a tutti, virgolavirgolavirgola, ha elaborato un piano degno di Satana per ritrovar l'amor de mi vida, the one that allowed me to live during le jours à l'ècole, scheisse arigato spaziba, Francesca.
Ragionando e riragionando e rigatoni all'amatriciana mi è venuto in mente che tra poco ricomincia la scuola e che quindi devo procurarmi i libri di testo per l'anno prossimo. ergo visto che lei era proprio della classe che devo frequentare quest'anno, tutto ciò che devo fare è farmi dare il numero dalla Cate, che la conosce, e ti ti tu ti ta ti. "tuuuuuuuuu - tuuuuuuuu" (ovvero digitare il numero, accostare l'orecchio al ricevitore) e il dialogo immaginario sarebbe più o meno CVESTO:
Admv (amor de mi vida)- Pronto?
Y (yo, jessica)- Ciao, Admv, sono Marco, di quarta E, ex quarta E, forse mi avrai visto qualche volta, piuttosto alto, testa SBigrande... (il tutto con la voce di Raoul Bova)
-e poi battute da un milione di dollari e cose da film. il tutto si concluderebbe non si sa bene come, facendomi invitare a casa sua per discutere su sti cazzi di libri di scuola.
Il giorno scelto mi presenterei a casa sua che ovviamente figuro come una casetta singola con un breve giardinetto davanti e una scalinata di 5-6 scalini e un cancelletto in ferro, chiuso tra due colonne stile montagna e sovrastato da un archetto in mattoni, io più bello che mai, vestito camicia roccobarocco, pantaloni neri e scarpe da golfista, un rolex da 8kg e dietro la schiena un bouquet di fiori di 10.000 colori. suonerei e lei aprirebbe la porta avvolta da un fascio di luce e profumo di vaniglia e petali di rosa che svolazzano dall'entrata. entrerei e brinderemmo con del Dom Perignon, parleremmo del più e del meno, poi sul tappeto di orso polare davanti caminetto acceso faremmo l'amore come nei migliori film sentimentali, muovendoci come serpenti l'uno sull'altro, impeccabili in ogni movimento.
poi dopo 2-3 giorni ci sposeremmo, vivremmo in una casa di campagna attorniata solo da prati infiniti e con foglioline gialle, arancioni e rosse, neanche una di marrone, sparse qua e la lungo i lati della strada. il cielo sarebbe alternatamente (si scrive così) azzurro leggermente tendente al blu con sole poche nuvole compatte, o grigio come dopo la pioggia.

ah.. bello sognare...